Punto di non ritorno
Da Wikipedia
Nell'anno 2047 una trasmissione rivela l'insperata riapparizione dell'astronave Event Horizon, ufficialmente andata distrutta in seguito ad un incidente sette anni prima. Viene così inviata a investigare l'astronave di soccorso Lewis and Clark, con il suo equipaggio costituito dal capitano Miller, il tenente Starck, il pilota Smith, l'ufficiale medico Peters, l'ingegnere Justin, il dottore D.J., l'esperto in tecniche di soccorso Cooper e, infine, il dottor William Weir, ospite.
Dopo il lungo viaggio alla volta del pianeta Nettuno, nella cui orbita è riapparsa la Event Horizon, il dottor Weir rivela al resto della squadra di essere il costruttore dell'astronave e che quest'ultima, in realtà, era il risultato di un progetto segreto con lo scopo di realizzare un mezzo capace di oltrepassare la velocità della luce. Weir spiega di aver dotato la Event Horizon di un trasferitore gravitazionale: quest'ultimo è in grado di generare un buco nero artificiale, la cui gravità viene usata per curvare lo spazio-tempo e permettere così all'astronave di saltare verso un qualsiasi punto dell'universo. Raggiunta però la distanza di sicurezza e aperto un ingresso dimensionale alla volta di Proxima Centauri, la Event Horizon sparì senza lasciare traccia.
La sola trasmissione pervenuta dopo il ritorno dell'astronave è un audio confuso in cui si distinguono grida terrificanti e una voce che, secondo D.J., pronuncia la frase latina liberate me ("salvatemi"). Saliti a bordo della Event Horizon, i membri della squadra di soccorso rinvengono evidenti tracce di un massacro e strane letture che indicano forme di vita imprecisate e diffuse in tutta l'astronave. Justin entra nella sala motori, dove il trasferitore gravitazionale si riattiva autonomamente risucchiandolo nell'ingresso dimensionale risultante. Subito dopo, una violenta onda d'urto fuoriesce dal trasferitore danneggiando gravemente la Lewis and Clark e costringendone l'equipaggio a rifugiarsi sulla Event Horizon.
Nel frattempo Justin riemerge dall'ingresso dimensionale in uno stato catatonico e viene portato in infermeria. Sull'astronave, però, l'ossigeno scarseggia e la squadra ha pochissimo tempo a disposizione per riparare la Lewis and Clark. Ripresosi, Justin tenta il suicidio lanciandosi nello spazio, terrorizzato da ciò che ha visto dall'altra parte dell'ingresso dimensionale. Viene tuttavia salvato dal capitano Miller e, ferito gravemente, posto in stasi. Intanto ogni membro della squadra incomincia a vedere le proprie paure e i propri demoni materializzarsi sotto forma di allucinazioni: Miller rivede Corrick, un uomo che fu costretto ad abbandonare lasciando che morisse arso vivo, Peters ha visioni del figlio con le gambe pesantemente lesionate, mentre Weir è perseguitato dalla figura di sua moglie priva degli occhi, la quale si suicidò per l'assenza prolungata del marito quand'era impegnato nella progettazione dell'astronave.
Ben presto i soccorritori ritrovano il filmato del giornale di bordo, dove l'equipaggio originale della Event Horizon si prepara al salto di collaudo verso Proxima Centauri e, immediatamente dopo, lo si vede impegnato in atti di tortura, cannibalismo e ogni genere di pratiche nefaste; al termine della registrazione, il capitano lancia un ammonimento mostrando gli occhi che apparentemente si è estirpato: liberate tutemet ex inferis ("salvatevi dall'inferno"). Secondo D.J., il trasferitore gravitazionale portò l'astronave a superare i confini dell'universo conosciuto dalla scienza, conducendola in una dimensione di oscurità e perdizione, ritornandone poi cambiata. Starck intuisce che i segni vitali rilevati sono indice che l'astronave è in qualche modo viva e senziente, intenzionata a sterminare anche il nuovo equipaggio riportandolo nella dimensione alternativa.
Miller decide quindi di distruggere la Event Horizon, ma Weir viene invaso dalla presenza malvagia e, dopo essersi strappato gli occhi durante una nuova visione del suicidio della moglie, fa esplodere la Lewis and Clark con un ordigno prelevato dal corridoio centrale della Event Horizon. Nell'esplosione Smith rimane ucciso e Cooper scagliato nello spazio; anche Peters è vittima dell'astronave, portata a lanciarsi in una profonda intercapedine dall'allucinazione del figlio. Weir trucida D.J. vivisezionandolo, e rapisce Starck conducendola sul ponte di comando. Miller affronta Weir faccia a faccia e, nello scontro, quest'ultimo sfonda accidentalmente la vetrata della sala venendo risucchiato nello spazio. Trattisi in salvo, Miller e Starck ritrovano Cooper, che è riuscito a tornare facendo esplodere la bombola d'ossigeno della tuta. Con orrore, essi scoprono inoltre che Weir ha attivato il trasferitore gravitazionale e che l'astronave attraverserà nuovamente l'ingresso dimensionale in meno di dieci minuti. Miller decide di far esplodere, mediante gli appositi ordigni, il corridoio della Event Horizon in modo da separare i ponti residui dalla sala del trasferitore.
Starck e Cooper raggiungono la prua dell'astronave, dove si trova - in stasi - anche Justin, inviando un segnale di soccorso, mentre Miller è costretto a fuggire, detonatore alla mano, nella sala macchine dall'apparizione di Corrick. Quest'ultimo si trasfigura in un Weir orrendamente mutilato, che inizia a mostrare a Miller le atrocità cui saranno destinati una volta raggiunta la dimensione infernale. L'ingresso dimensionale si spalanca e Miller, in un ultimo gesto disperato, attiva il detonatore distruggendo il corridoio centrale. La prua della Event Horizon si allontana con a bordo Starck, Cooper e Justin, mentre i restanti ponti esplodono e Miller con la poppa dell'astronave entra nel buco gravitazionale verso la dimensione demoniaca.
Molti giorni più tardi, Starck viene fatta uscire dalla stasi da una squadra di soccorso, inviata in seguito alla ricezione del loro segnale, ma uno dei soccorritori scopre il proprio volto rivelando di essere Weir. In preda al panico, Starck si risveglia da quello che era un incubo, in presenza di Cooper, Justin e della vera squadra di soccorso. Il film si conclude con le porte della sala di stasi che si richiudono sulla scena, lasciando l'inquietante presagio che la diabolica presenza sull'astronave viva ancora.
- Aspect Ratio : 16:9, 2.35:1
- Lingua : Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo
- Formato supporto : PAL, Schermo panoramico
- Tempo di esecuzione : 1 ora e 32 minuti
- Data d'uscita : 1 dicembre 2000
- Attori : Fishburne/Neill
- Sottotitoli: : Italiano, Inglese, Ebraico, Francese, Greco, Portoghese, Spagnolo
- Lingua : Italiano (Dolby Digital 5.1), Francese (Dolby Digital 5.1), Spagnolo (Dolby Digital 5.1), Non disponibile (Dolby Digital 5.1), Inglese (Dolby Digital 5.1