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Da Wikipedia

Il vecchio e potente signore feudale Hidetora Ichimonji ha deciso di dividere il suo feudo tra i tre figli Taro, Jiro e Saburo: il primogenito Taro diventerà capo del clan Ichimonji, sostenuto dagli altri due figli, mentre Hidetora manterrà il titolo di daimyō. Come dimostrazione, il vecchio signore prende una freccia dalla sua faretra e la spezza facilmente, poi ne prende tre e fa vedere come queste, unite insieme, siano difficili da spezzare. Saburo, il minore, lo critica apertamente per la sua scelta e spezza tutte e tre le frecce col suo ginocchio. Ricorda al padre che lui stesso aveva usato metodi spietati per ottenere il potere e prevede la rovina cui andrà incontro; Hidetora risponde scacciandolo insieme al suo fedele consigliere Tango che aveva preso le sue difese. Il nobile confinante Fujimaki decide di dare asilio a Saburo, notando la sua sincerità, e gli concede la mano della propria figlia.

Accompagnato da un piccolo drappello di cavalieri, Hidetora si reca come ospite a turno presso i due figli maggiori e presto si rende conto che Saburo aveva ragione: Taro, sobillato dalla moglie Kaede, figlia di un nobile ucciso in passato da Hidetora, tratta malissimo il padre, esige invano che rinunci al titolo di daimyō e lo caccia alla sua prima protesta; anche dall'altro fratello Jiro, il vecchio subisce un pessimo trattamento. Temendo che il padre possa cambiare idea e pretendere di nuovo il trono, Jiro e Taro cospirano per eliminarlo, iniziano una campagna militare ed emettono un decreto che dichiara che chiunque aiuti Hidetora sarà marchiato come nemico e ucciso come tale. Dopo che Tango raggiunge Hidetora e gli dona delle provviste, l'altro riceve notizia del nuovo decreto di Taro, e insieme al buffone di corte Kyoami decide di rifugiarsi al Terzo Castello, che Saburo ha abbandonato; subito dopo Hidetora caccia il buffone Kyoami a seguito di uno scherno di quest'ultimo. Ben presto i due figli attaccano la sua fortezza da ogni lato: al culmine del breve ma violento assedio che segue, mentre tutti gli uomini fedeli a Hidetora cadono sotto i colpi dei samurai dei due fratelli, ad un tratto Jiro ordina al generale Kurogane di uccidere il fratello a tradimento con un colpo d'archibugio. Alla fine il vecchio daimyō, ormai impazzito, emerge dalle rovine come un'immagine spettrale ed è lasciato andare indenne dai soldati. Scortato dal buffone Kyoami e dal fedele Tango ricongiuntisi a lui, si rifugia in una misera capanna dove abita Tsurumaru, fratello di Sué, moglie di Jiro; costui è un suonatore di flauto, accecato e reso povero da Hidetora affinché non potesse cercare vendetta per il padre, un signore rivale da lui ucciso dopo una disputa tra terre. Spaventato dall'incontro con la vittima della sua ferocia, il vecchio fugge ancora accompagnato dal buffone, precipitando sempre più a fondo nella follia.

Divenuto il nuovo capo del clan Ichimonji, Jiro rientra al castello di Taro, dove lo attende la di lui vedova Kaede, che invece di piangere la morte del marito si mette a sedurre Jiro, con l'intenzione di vendicarsi e portare alla rovina tutta la famiglia: divenuta l'amante di Jiro, inizia a manovrarlo a suo piacere, convincendolo anche a uccidere sua moglie Sué che però è intanto fuggita insieme al fratello Tsurumaru grazie a Kurogane. Intanto, Tango incontra Ikoma e Ogura, due spie di Jiro che ora vivono in esilio; prima che uccida i due per il tradimento verso Hidetora e il primogenito Taro, Tango scopre che Jiro ha mandato degli assassini per uccidere Hidetora, e avverte dunque quest'ultimo per poi scappare subito ad avvertire Saburo. Cadendo sempre più nella follia, il vecchio daimyō raggiunge nella fuga una pianura vulcanica accompagnato da Kyoami.

Avvertito della situazione da Tango, Saburo torna con una piccola scorta di soli dieci guerrieri alla ricerca del padre. Jiro lo lascia inizialmente passare nel suo territorio, ma poi, spaventato dall'arrivo delle truppe dei signori rivali Ayabe e Fujimaki e spinto dai consigli di Kaede, decide di dare battaglia mandando vari archibugieri offrendo loro una lauta ricompensa nel caso uccidano Saburo e Hidetora. Ignora però i consigli del generale Kurogane e finisce per condurre il proprio esercito in una trappola nei boschi, dove viene quasi decimato dai moschetti di Saburo, e si ritira solo quando Jiro ode infine che Ayabe sta marciando verso il proprio castello. Lontano dal campo di battaglia, Saburo riesce finalmente a trovare il padre sulla pianura vulcanica e a riconciliarsi con lui, ma mentre padre e figlio cavalcano insieme facendo progetti per l'avvenire, esplodono dei colpi di archibugio e Saburo crolla a terra ucciso da uno dei cecchini di Jiro che stanno battendo in ritirata. Provato da un altro dolore, il vecchio Hidetora muore sul cadavere del figlio mentre cerca disperatamente di rianimarlo, e Fujimaki arriva in tempo solo per assistere alla morte del vecchio. Rassegnato, Tango si rivolge con queste parole al buffone che piange la morte del suo signore:

«Non bestemmiare contro Buddha e gli dei. Sono loro che piangono per i delitti che gli uomini compiono per la loro stupidità, perché credono che la loro sopravvivenza dipenda dall'assassinio degli altri ripetuto all'infinito. Non piangere, il mondo è fatto così. Gli uomini cercano il dolore, non la gioia. Preferiscono la sofferenza alla pace. Guardali, questi stupidi esseri umani, che si battono per il dolore, si esaltano per la sofferenza e si compiacciono dell'assassinio!»

Nel frattempo, Sué e Tsurumaru fuggono dai sicari di Kaede, ma poi la giovane lascia il fratello sulle rovine del loro castello e torna sui suoi passi alla ricerca del flauto che questi aveva perduto nella fuga, ma i sicari di Kaede la raggiungono e la uccidono. La testa della giovane viene quindi portata al castello di Jiro, ormai in procinto di cadere per mano di Ayabe. Il messaggero viene intercettato da Kurogane, che già da tempo sospettava i piani segreti di Kaede per distruggere il clan; furioso, il generale si precipita nelle stanze della donna, e questa ammette che voleva vendicarsi contro Hidetora che anni prima aveva ucciso suo padre e distrutto la sua famiglia. Kurogane la decapita di fronte al suo signore Jiro, per poi perire nel corso dell'ultima resistenza destinata a fornire a quest'ultimo il tempo di commettere seppuku.

La morte di Jiro segna l'estinzione definitiva della casata Ichimonji, e Hidetora e Saburo ricevono una solenne processione funebre. Intanto, solo nelle rovine del castello, Tsurumaru inciampa e fa cadere l'immagine di Amida Buddha che Sue gli aveva regalato, e il film si conclude con la sagoma di Tsurumaru solo e cieco sul panorama del castello in cima alle rovine.

  • Aspect Ratio ‏ : ‎ 16:9, 1.85:1
  • Età consigliata ‏ : ‎ Film per tutti
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano, Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo, Giapponese
  • Formato supporto ‏ : ‎ Blu-ray, PAL, Schermo panoramico
  • Tempo di esecuzione ‏ : ‎ 2 ore e 42 minuti
  • Data d'uscita ‏ : ‎ 2 luglio 2010
  • Attori ‏ : ‎ vari
  • Sottotitoli: ‏ : ‎ Italiano, Inglese, Tedesco, Francese, Spagnolo, Danese, Olandese, Norvegese, Svedese, Finlandese
  • Lingua ‏ : ‎ Giapponese (DTS-HD High Res Audio), Inglese (DTS-HD High Res Audio), Italiano (DTS-HD High Res Audio), Francese (DTS-HD High Res Audio), Spagnolo (DTS-HD High Res Audio), Tedesco (DTS-HD High Res Audio

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